FOTO E VIDEO / Ecco come cambierà (in tre anni) la zona della stazione ferroviaria

Partito l’iter del progetto da 23,5 milioni. ‘Presentato’ dalla teramana Sara Venturoni (Rfi): cantiere a fine anno, conclusione nel 2026. Due ingressi, nuove banchine, aree verdi e zona ciclopedonale. E nascerà un’altra via

TERAMO – E’ un progetto di cui si parla da anni da almeno tre sindaci, ma dell’arretramento della stazione ferroviaria, con la riconquista di spazi aperti e fruibili per i cittadini, soltanto oggi si può dire che diventerà realtà a breve. Rfi, che oggi ha firmato la convenzione con il Comune di teramo, annuncia l’inizio dei lavori entro il prossimo mese di settembre e tempo al massimo tutto il 2026, l’area tra viale Crispi, il ‘ponticello’ e via Aeroporto, cambierà radicalmente fisionomia.

Secondo il progetto presentato dall’architetto Sara Venturoni, Direttore Stazioni di Rfi e, coincidenza, teramana che ha vissuto a due passi da questa stazione ferroviaria, urbanisticamente la città tornerà ad appropriarsi di uno spazio di 1.500 metri quadrati già soltanto sul fronte dell’eliminazione dei binari, ma anche una nuova viabilità con una via realizzata ex novo tra l’attuale storica stazione dei treni e il primo edificio verso ponte San Ferdinando (che sarà a doppio senso creando un risolutivo bypass per la circolazione con via Aeroporto e lo svincolo del Lotto 0).

Quello che non è riuscito ai sindaci Chiodi e Brucchi, con progetti che prevedevano addirittura la costruzione di nuovi edifici per una nuova lottizzazione, è riuscito a Gianguido D’Alberto. Grazie alla fattiva interlocuzione che l’assessore ai Lavori pubblici Giovanni Cavallari ha portato avanti con Rete Ferroviaria italiana, Teramo ha saputo inserirsi all’interno del progetto di riqualificazione delle stazioni del Sud, attraverso i fondi Pnrr: dei 700 milioni di euro a disposizione, 23 saranno riversati su questo progetto di riqualificazione e ricucitura urbana. Il Comune sborserà appena 500mila euro (contro i paventati 4,7 prospettati negli anni passati) e riceverà in cambio forse anche lo spostamento del distributore della Q8 e una immediata velocizzazione dei tempi di chiusura del passaggio a livello di via Nicola Castagna alla Gammarana, dove da tempo i cittadini soffrono la lunga attesa quando il treno locale transita da Giulianova verso la stazione.

In soldoni, l’attuale storico edificio della stazione – inaugurata nel 1915 – resterà dov’è, all’altezza del distributore sarà realizzato il nuovo grande ingresso (un altro sarà costruito sul lato di via Aeroporto), con nuove pensiline e banchine per i treni con i binari di partenza e arrivo che saranno traslati di un centinaio di metri verso il ponticello di via Roma, all’altezza di dov’è attualmente il parcheggio a raso.. Verso Ponte San Ferdinando sarà costruita una strada che collegherà la parte anteriore e la parte posteriore della stazione e tutta la zona sarà contestualizzata con spazi aperti, zone ciclopedonali, aree verdi e priorità alla cosiddetta ‘mobilità dolce’.